RoY

RoY è il racconto autobiografico di un diverso alla ricerca spasmodica di una sua precipua identità psichica e sociale.
RoY è un canto di liberazione dalle sovrastrutture del mondo moderno che animano e nutrono la maggior parte dell’odierna psichiatria italiana.
L’opera è intrisa d’amore per un'identità psichica sessuata femminile che guida il protagonista allo specchio d'acqua terso ove egli possa finalmente far brillare la sua immagine d’essere umano unico ed originale.
RoY si propone come dardo infuocato che vuole abbattere l'intero sistema di giudizi che annientano i giovani sottoposti all’umiliazione di essere diagnosticati folli.
La capacità di comprensione della psiche di un ragazzo con sofferenze inaudite è atto sempre più raro da parte della collettività. Il ragazzo deve, pertanto, costruirsi un mondo buono interno, che si stagli impavido contro la tirannide che lo vuole omologare come individuo socialmente lesivo. Il canto di RoY si inabissa nella psiche dell’autore, che con mitezza ed onestà intellettuale, riesce ad enucleare le vicende che lo hanno condotto a divenire voce di un intero popolo: i bambini che sono stati marchiati dal sadismo sconfinato del contesto familiare. È in gioco, dunque, l’intera esistenza di una nuova nazione, che esige la verità storica sugli accadimenti che l’hanno resa schiava delle vessazioni del mondo denominato adulto. Il poeta è conscio della missione dell’opera: condurre i pargoli alla virilità, liberandoli dalle gabbie di pensiero in cui, medici anaffettivi ed indifferenti, li tenevano soggiogati.
In questo senso, RoY è una pesante condanna degli istituti psichiatrici, nei quali sempre più raramente si possono contattare dottori valenti.
Massimiliano Folegatti ha attraversato la schiera delle neuroscienze, saggiandone l’assoluta incapacità a tenere in posizione di rilievo l’elemento uomo nel processo di cura che gli specialisti propongono.
Diagnosticato a soli quattordici anni come affetto da sindrome bipolare maniaco – depressiva, l’autore ha vissuto la sterilità dei trattamenti standard propinati nelle strutture psichiatriche.
Ha dovuto, obbligatoriamente, cercare risposte valide altrove e da molto tempo non ha avuto crisi recidive.
Attualmente, insegna Teatro – Musica presso vari istituti privati, reputandosi un uomo molto fortunato.
RoY è sorto come opera di decodificazione dei suoi processi esistenziali, riuscendo a sradicare, dall’anima del poeta, un’identità rivelatrice. Lo slancio dell’autore verso i bambini che, come lui, sono stati costretti ad accettare un percorso terapeutico tortuoso e labirintico, è paterno. RoY ha una musica in sé. Massimiliano Folegatti tratta il periodo come fosse una partitura musicale. La musica è concepita, dal poeta, come il motore dell’esistenza, nutrice dei bambini che hanno l’esigenza di edificare un Io sano ed incorruttibile.

Massimiliano Folegatti è nato a Terni, il primo marzo 1974.
Ha studiato al conservatorio flauto traverso.
È stato diagnosticato a soli 14 anni bipolare maniaco - depressivo ed ha combattuto venti anni contro una schiera di medici anaffettivi che lo volevano incarcerare nella categoria kantiana meglio nota come «follia».
Egli ha trovato risposte valide solo nello studio della composizione musicale, intesa come creazione di un mondo buono interno.
Insegna musica in vari istituti.