i Primi della Classe


Autore: Vincenzo Guerrazzi - Editore: Simonelli Editore

Genere: Narrativa Simonelli
Pagine: 389
Anno: 2010
Isbn versione PDF: 978-88-7647-513-9
Isbn versione Epub: 978-88-7647-512-2


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DESCRIZIONE
Il 21 Giugno 2012 si è spento l'autore di questo eBook che aveva segnato l'ingresso nella "nuova editoria" di un grande narratore come Vincenzo Guerrazzi. Pittore, scrittore ed uomo libero, che ha mantenuto fede al suo spirito di indipendenza fino alla fine, Guerrazzi resta per sempre un grande protagonista del mondo culturale del vecchio e del nuovo Millennio.
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Racconti immaginari, ironicamente impertinenti, con protagonisti ispirati dal vero a Giulio Andreotti, Gianni Agnelli, Giorgio Napolitano, Enrico Berlinguer, Bettino Craxi, Pietro Ingrao, Giovanni Spadolini, Nilde Jotti, Marco Pannella, Karol Wojtila, Khomeini, Valentina Cortese, Ernest Hemingway, Cesare Pavese, Enrico Morselli, Franco Fortini, Antonio Porta, Andrea Zanzotto, Edoardo Sanguineti, Alfredo Giuliani, Mario Luzi, Mimma Mondadori, Dacia Maraini, Alberto Moravia, Sergio Zavoli, Giorgio Strehler e...molti altri

Ha scritto Gianfranco Sansalone nel 2010 nell'Introduzione:

Prendi Ignazio La Russa, attuale ministro della difesa, ex missino, ex finiano attualmente fedelissimo di Berlusconi che si innamora perdutamente della sua avversaria politica Anna Finocchiaro, del Pd. E colto da un impeto di passione le scrive una lettera piena di sentimento: «Dolcissima Anna, malgrado le nostre divergenze politiche, io ti ho sempre amata in seggreto. L'amore è il principio regolatore di tutte le cose, è l'elemento equilibratore per eggellenza e per i politici questo elemento è indispensabile. Per questo io faggio parte del partito dell'amore e poco m'importasse di quello che la ggente penzerà di noi visto che tu appartieni al partito dell'odio».
Oppure prendi Emilio Fede, Minzolini, Bondi, Masi, o Bersani, D'Alema, Cicchitto o il monarca per eccellenza, Sua Maestà Silvio Berlusconi, la Bindi, Vespa, Baricco, Moccia, Busi, Brizzi, De Carlo... per citare qualche nome dell'immenso circo mediatico che oggi - soprattutto grazie alla televisione - fa parte del nostro quotidiano social-politico-culturale. Mettilo nella penna intrisa di cianuro di uno scrittore come Vincenzo Guerrazzi e aspetta che intrecci il tutto divertendosi a far uscire storie inventate, con personaggi veri, in cui si mescolano improbabili lettere d'amore, surreali sedute spiritiche, arditi bollori di vecchi politici verso ragazzine, verosimili imbrogli di verosimili imbroglioni, pellegrinaggi a Lourdes in cerca della grazia per arrivare al potere (leggere, leggere leggere: quando, immergendosi proprio nel primo racconto, si capirà il senso di queste parole, si rimarrà a bocca aperta; non avrà facoltà divinatorie questo Gerrazzi?) e tante altre situazioni che spaziano dall'umorismo alla satira, dalla critica politica alla cattiveria pura, dalla fotografia di una società al contributo culturale per la conoscenza della classe dirigente di un popolo complesso eppure semplice (o semplice eppure complesso) come quello italiano...

Vincenzo Guerrazzi (Mammola, 1940 - Genova 2012) è - come ha scritto Stefano Bigazzi - un artista che da oltre trent'anni ha articolato tra letteratura e pittura un originale percorso culturale, di notevole potenza espressiva. Dai saggi sul lavoro e sul ruolo del lavoratore come oggetto di una cultura (quella della fabbrica) ai romanzi in cui l'operaio è soggetto che nello stesso contesto privilegia l'affrancamento dal conformismo prima ancora che dalla fabbrica. Uno scrittore visionario che ha saputo e sa raccontare il mondo circostante indagando l'uomo. I suoi romanzi non indugiano sul paesaggio, Guerrazzi non si compiace della letteratura di descrizione, piuttosto osserva i personaggi e dà loro voce per narrare sentimenti, stati d'animo, paradossi e quotidianità. Un approccio analogo è nella sterminata produzione pittorica, almeno mille tra quadri e disegni, nella quale le pulsioni oniriche sono ancora più evidenti. Le tele di Vincenzo Guerrazzi sono il trionfo dell'allegoria, con il valore aggiunto dell'analisi e della critica politica: dal "Compromesso Storico" a "I funerali laici" l'artista trasporta sul quadro i protagonisti della politica, della finanza, della cultura, animando come Bruegel fantastici villaggi in cui i personaggi sono Tarocchi inquietanti. Le immagini di Guerrazzi, tanto nella visione quanto nella lettura, sono la grande sceneggiatura di un teatro universale.

Le sue opere:
«Vita operaia in fabbrica: l'alienazione», Genova, 1972; «Nord e Sud uniti nella lotta», ed. Marsilio,1974; ed. Fratelli Frilli, 2003; «L'altra cultura (inchiesta operaia)», ed. Marsilio,1974; «Le ferie di un operaio (con introduzione di Goffredo Fofi)», ed. Savelli, 1974; ed. Ilisso-Rubbettino, 2006; «I dirigenti (inchiesta nella classe dirigente)», ed. Mazzotta, 1976; «La fabbrica dei sogni», ed. Cooperariva Scrittori, 1977; «La fabbrica dei pazzi», ed. Newton Compton, 1978; «Gli Intelligenti (inchiesta nel mondo intellettuale)», ed. Marotta, 1978; ed. Stampa Alternativa, 2003; «La festa dell'unità: viaggio allucinante», ed. Rizzoli, 1982; «Quel maledetto giorno», ed. Pellegrini, 2001; «L'aiutante di S. B. Presidente operaio», ed. Marsilio, 2004; «Il compagno sbagliato», ed. Mursia, 2007, romanzo scritto con il giornalista di La Repubblica Stefano Bigazzi.



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