Aveva la faccia di un morto lavato e stirato

Spiega Mario Pancera nell'introduzione:
«Come c’è un’arte povera o, se si preferisce, concettuale, così ha certamente diritto di esistere una letteratura povera. Gli autori dell’una e dell’altra usano mezzi modesti, a volte rifiutati dai più, materiali di recupero, per esprimere le loro idee o sviluppare situazioni che con la pittura, la scultura, la scrittura tradizionale hanno in comune - o cercano di avere - fantasia, sorpresa e genialità. L’arte concettuale, per la sua diffusione, si serve delle gallerie e dei mercanti; la letteratura non è praticamente in vendita, ma viene diffusa attraverso fogli universitari, pubblicazioni a volte famose come quelle del Greenwich Village di New York o semisconosciute o del tutto sconosciute [...]
Questa raccolta, su temi e argomenti i più diversi, ma sempre molto concreti, è composta di 48 titoli, in ricordo di Ernest Hemingway e nel medesimo tempo in segno di deferenza verso uno scrittore, non grande ma certamente indicativo di un’epoca, che pubblicò un volume di suoi 49 racconti. Molti sono presi da giornaletti (a volte queste pubblicazioni durano pochi numeri), qualcuno dai siti Internet degli Stati Uniti, altri provengono da ritagli arrivati da amici curiosi di sapere come e se sarebbe nata questa specie di antologia...»