NEL MIO SGUARDO CERCAMI e altre poesie
Autore:
Paolo Menon -
Editore:
Simonelli Editore
Genere: Poesia
Pagine: 109
Anno: 2020
Isbn versione Epub: 978-88-9320-236-7
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DESCRIZIONE
«Le poesie qui raccolte — scrive Menon in calce alle note della sua quarta silloge poetica — sono state scritte nell’anno del Covid-19, 2020, e altre (pochissime) nei mesi precedenti la pandemia. Questa silloge non è, e non vuole essere una pubblicazione ammiccante al trend editoriale sulla ritiratezza o sul distanziamento sociale; neppure un diario pre, o in, o post quarantena. “Nel mio sguardo cercami” — prosegue l’Autore — raccoglie, invero, alcune puntuali riflessioni che coinvolgono anche questa ineludibile, frustrante e interminata tragedia epocale». Tutto il resto è vita, tutto il resto è poesia.
«Perché poesia?» s’interroga Claudio Barna, docente universitario di letteratura, poeta e prefatore di queste 70 liriche inedite. «Alla domanda millenaria ci furono molti tentativi di risposta, quasi tutti afferenti a qualche divinità. In particolare la poesia drammatica fu associata a Dioniso, e le tragedie vennero rappresentate ad Atene durante le Grandi Dionisie. Questo legame tra Dioniso e la poesia, si ripresenta nelle liriche di Paolo Menon. Anche questa silloge, “Nel mio sguardo cercami”, — chiosa il professore — , ne rivela davvero la profonda intuizione e l'affinità; come cercare l'attenzione persino della divinità al proprio sguardo, che fissa l'esistente. Fosse anche lo sguardo di un angelo ribelle».
PAOLO MENON è un giornalista professionista, grafico e scultore di origine veneta [Villanova del Ghebbo, Rovigo, 1950]. Dopo gli esordi a «La Domenica del Corriere» è caporedattore e direttore artistico del settimanale «Amica» [Rcs Editori]; con lo stesso incarico ridisegna il mensile «Il Piacere» [Rusconi Editore] e poi approda come designer e art director alle Edizioni Condé Nast Italia. Decine di progetti editoriali portano la sua firma negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso. Disegna giornali, libri, copertine, testate — tra cui «Max» [Rcs] di cui è co-fondatore. Fonda a Milano lo studio di grafica giornalistica Ad Hoc. Fonda e dirige periodici di equitazione, ne dirige altri di life style e vita in campagna [Class Editori]. Nel 2003 chiude con la carriera giornalistica, scrive saggi intorno al mondo dell’arte e del vino, e riscopre la passione rinata per la scultura in cui riversa energie e creatività, ricompensate da mostre di successo anche internazionali e da meritati riconoscimenti. E dal 2017 decide di cominciare a rivelare la sua vena poetica con le sillogi “Della Vite il Pianto”, “Pietre d’Inciampo”, “Scena Aperta”. Senza tregua.