ADDIO, ITALIANO BELLO

«In questo mini-pamphlet - Spiega l’Autore - intendo timidamente denunciare il troppo rapido ed acritico imbarbarimento della nostra lingua, la spesso opinabile saggezza della vox populi, la scarsa qualità di certe traduzioni e, più in generale, il tragico crollo dell’alfabetizzazione scolastica a tutti i livelli. E di conseguenza della cultura. Su tutto ciò aggiungo il tentativo di aspergere il “soave licor” di un pizzico di amaro umorismo».

Enrico Colombi è nato a Milano nel 1931. Giornalista professionista, per oltre trent'anni è stato titolare di rubriche borsistico-finanziarie per “Il Sole 24 Ore”, “Corriere della Sera”, “La Stampa”, “Mondo Economico”, nonché editore (con la Sasip) di numerose pubblicazioni sulle società quotate italiane, prima fra tutte l’annuario “Il Taccuino dell’Azionista” fondato dal padre nel 1932. Nel 1993 Etas-Libri ha pubblicato il suo libro sulla comunicazione finanziaria in Italia, “La sfida della trasparenza” con prefazione di Gianni Pasini; nel 2002, Il Ponte Editore ha pubblicato il suo “Taccuino di un azionista” con prefazione di Giorgio Bocca; nel 2012, l’Associazione Italiana degli Analisti Finanziari ha pubblicato la sua storia dei “40 anni di aiaf ” con prefazione di Luigi Arturo Bianchi. Nel 2016 Simonelli Editore ha pubblicato “Un vecchio che muore è una biblioteca che brucia (taccuino di un ragazzo del ‘31 informato dei fatti) completando ed integrando in tal modo la sua narrazione del passaggio da un Millennio all’altro. Nel 1991 è stato cofondatore della “Rivista aiaf”, organo trimestrale dell'Associazione, che ha diretto fino al 2007; dal 2009 al marzo 2020 ha diretto e fondato insieme al suo grandissimo amico e coetaneo Franco Morganti, sconmparso il 12 settembre 2020, dirige “La Voce degli indipendenti” rivista trimestrale on line di Nedcommunity, l’associazione italiana dei ”Non Executive Directors”. Durante la pandemia del “Covid 19”, per alleggerire un po’ la situazione, si è divertito a scrivere questo “pamphlet linguistico”.